RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Depistaggi G8, il giorno “clou” per l’ex capo della polizia

Genova, 1 luglio 2009

PM PRONTI A CHIEDERE LA CONDANNA
Depistaggi G8, il giorno “clou” per l’ex capo della polizia

Cinque ore di requisitoria per rimettere assieme una mappa di telefonate, per dimostrare che i vertici della polizia italiana, e in particolare l’ex capo Gianni De Gennaro oggi al coordinamento dei servizi segreti, “tramarono” per depistare le indagini sull’irruzione alla scuola Diaz e sul pestaggio dei noglobal nella notte fra il 21 e il 22 luglio 2001. Il tour de force è stato sostenuto ieri dal pm Francesco Cardona Albini, nel primo dei due giorni clou del processo per falsa testimonianza che vede imputato De Gennaro insieme all’ex capo della Digos genovese Spartaco Mortola. Il terzo protagonista della vicenda, l’ex questore di Genova Francesco Colucci, al contrario dei colleghi non sarà giudicato con rito abbreviato. La tesi della Procura è nota: De Gennaro (ieri in aula) fece pressioni su Colucci affinché modificasse le deposizioni al processo Diaz, per tenere il primo fuori dai guai. Mortola, sempre per gli inquirenti, “imbeccò”Colucci. Ieri il pm ha dato sostanza all’ipotesi riepilogando così le intercettazioni telefoniche: i generici commenti fra funzionari sull’andamento del processo Diaz; la preparazione degli “accordi” prima dell’udienza Colucci; i primi commenti di plauso unanime alla deposizione dell’ex questore; la preoccupazione fra i massimi livelli del ministero dell’Interno dopo che Colucci venne indagato (fu il primo dei tre) per falsa testimonianza. Il processo, celebrato dinanzi al giudice Silvia Carpanini, proseguirà oggi. L’altro pm, Enrico Zucca, formulerà le richieste e parleranno le parti civili.

M. IND.